Volontari in campo negli Hub vaccinali. Il ringraziamento dell’Amministrazione

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230 persone volontarie impegnate per un totale di oltre 13 mesi di attvità, suddivisi in diversi periodi dell’anno, dal 2020 ad oggi; in turni di 3 ore al giorno ciascuno, per tutti i giorni della settimana. Sono i numeri dell’impegno di molti bollatesi che hanno dato la loro disponibilità per le attività negli HUB vaccinali del territorio. Sempre presenti con la loro gentilezza e disponibilità, hanno supportato le attività per la gestione di tutte le operazioni di accoglienza inerenti le vaccinazione anti-covid che si sono svolte nell’Ospedale di Bollate e in quello di Passirana.

Il lavoro di questo enorme gruppo di cittadini bollatesi, è stato coordinato da Sergio Annoni, presidente del Forum delle Associazioni, che ha fatto, con Rodolfo Carli del CPS, da collettore nella raccolta dei volontari lanciata da Maria Alice Monti e Gian Piero Giordano, coordinatori dei Gruppi di Cammino. Le due associazioni sono scese in campo fin dall’inizio della pandemia rispondendo da subito con la massima disponibilità alle richieste di aiuto fatte dalle istituzioni per le attività vaccinali.

Incontri formativiAl fine di organizzare le forze necessarie, Annoni, Monti, Carli e Giordano hanno, in un primo momento, chiamato a raccolta i loro volontari e poi lanciato un appello a tutta la città ottenendo la disponibilità di ben 417 cittadini. Di questi, in seguito ai corsi formativi, 230 sono poi stati impegnati attivamente, sotto l’attenta attività di coordinamento, negli hub vaccinali mettendo in campo la loro preziosa attività di supporto e di gestione delle criticità dovute alla somministrazione dei vaccini: dalla gestione delle code fuori dai centri vaccinali, al supporto e organizzazione delle persone nelle fasi precedenti la vaccinazione, come gestione delle code e controllo dei green pass (in media, 200 al giorno i controlli fatti).

“Ringrazio davvero profondamente – ha detto l’Assessore alle Politiche sociali Lucia Albrizio – tutti questi volontari e volontarie e le Associazioni, con i rispettivi referenti, che si sono resi disponibili per un’attività così importante. Hanno dato una mano essenziale, in un momento né semplice nè scontato, in cui tutti avevamo paura per le conseguenze di un virus che nessuno conosceva bene. Un aiuto essenziale il loro, per la facilitazione dei processi di vaccinazione e soprattutto di aiuto per mettere a proprio agio gli utenti in attesa del vaccino o in accesso negli ospedali. Un impegno che è durato mesi e che, cosa non banale, è stato condotto con costanza fino alla fine dell’emergenza. Il volontariato bollatese ha ancora una volta espresso il suo grande cuore”.