L’Accademia Vivaldi al tempo del Coronavirus Fase 1: L’avvio dei corsi di musica on line

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Dal 24 febbraio le attività didattiche, così come tutte le attività culturali, sono state sospese. L’Accademia Vivaldi ha seguito fin dall’inizio i decreti governativi che poi hanno portato al lockdown. Ad oggi sono quindi cinque settimane di chiusura per l’Istituto Musicale.

Nel frattempo cosa è successo? La musica si è fermata?
“Al termine della seconda settimana, e vista l’incertezza sulla riapertura, ci siamo organizzati per attivare le lezioni on line” – spiegano la coordinatrice corsi Fabiola Orlandi e la responsabile organizzativa Valeria Molendini – “c’è stato un confronto fra direttori delle altre scuole di musica, con i nostri docenti, con gli amministratori comunali e la dirigenza scolastica. Era importante per noi comunicare nel modo più chiaro e trasparente possibile con i nostri allievi e le loro famiglie, per spiegare la proposta “MUSICA IN CHAT”. Non è stato facile, ha richiesto tempo, ma siamo riusciti a coinvolgere la maggior parte dei nostri allievi”.

In questa prolungata sospensione l’Accademia Vivaldi ha quindi ritenuto opportuno proporre come alternativa alla lezione in sede, la modalità di video-lezione a distanza, per non interrompere la preparazione didattica e la pratica della musica. La Musica rimane un’esperienza di condivisione, socialità, ascolto e confronto umano. Ma in questa situazione che obbliga molte persone ad interrompere la propria quotidianità, può essere d’aiuto mantenere viva la passione per la Musica.

E infatti la risposta è stata positiva: nel giro di tre settimane l’80% degli allievi ha aderito alla proposta. Pian piano si sono attivati tutti i corsi individuali di classica e moderna, oltre ai corsi collettivi di teoria e solfeggio. Si è trattato di un grande sforzo organizzativo, che ha impegnato 23 docenti. Il 65% degli allievi coinvolti è minorenne, quindi già impegnati nella didattica on line della propria scuola e vincolati all’assistenza dei genitori nell’avvio del progetto.

Ci spiega il direttore artistico Claudia Gualco: “la metodologia didattica è stata completamente rivista e riadattata in base al livello, ai programmi d’esame, per ora sospesi, ma la cui preparazione va comunque garantita seppur rimodulata, allo strumento di connessione, alle esigenze specifiche degli allievi. Un impegno enorme, che estende i tempi di lavoro e richiede grande concentrazione e flessibilità da parte dei docenti”.
Rimangono sospesi i corsi collettivi di musica d’insieme classica e moderna e Prime Note 0/5 anni.

Tra gli allievi che non hanno al momento aderito, una quota maggioritaria riflette problematiche complesse: mancanza di strumento, alcuni hanno lo strumento a casa dei nonni, altri dal genitore separato; difficoltà di connessione web; problemi logistici per famiglie rimaste bloccate in altro Comune; e poi l’introduzione dello smart working ha stravolto i ritmi di vita e l’organizzazione familiare.

La Musica comunque non si è fermata… solo per i corsi individuali di strumento e canto l’Accademia ha calcolato per “MUSICA IN CHAT” una media di 15 ore di insegnamento musicale al giorno!