E’ partita oggi, lunedì 12 aprile, la campagna di screening sanitario scolastico promosso dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano – Facoltà di Medicina e Chirurgia, ATS Milano, ASST Fatebenefratelli Sacco e con i Dirigenti scolastici degli istituti di Bollate.
Il progetto è partito con le scuole elementari e le prime medie. Hanno aderito circa il 90 percento dei bambini, autorizzati dalla famiglia.
I risultati dei test verranno comunicati direttamente alle famiglie via sms o via email nelle prossime ore, direttamente dall’università che li sta processando.
Cosa succede in caso di positività?
In accordo con i pediatri di famiglia, ATS Milano e ASST rhodense, i genitori degli alunni/e che avranno ricevuto la email o l’sms che indica la positivà al test salivare molecolare effettuato questa mattina, dovranno scaricare e compilare in ogni sua parte il Modello di Autodichiarazione screening Bollate e consegnarlo, in orario scolastico, al drive trought del presidio ospedaliero di Bollate, in via Piave, con la carta nazionale sanitaria al fine di ottenere la somministrazione del tampone molecolare di conferma.
Per saperne di più sul progetto:
Si tratta di una preziosa attività di “sorveglianza sanitaria” destinata agli alunni/e delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado di Bollate, che ha come scopo principale quello di permettere un rientro “in sicurezza” degli studenti in classe. Come? Grazie a un innovativo tampone “salivare molecolare” che verrà utilizzato, per la prima volta, su tutti gli studenti delle scuole elementari, medie e superiori di Bollate, oltre che sul relativo personale scolastico, per garantire un rientro a scuola più sicuro.
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“La campagna – spiega il Sindaco Francesco Vassallo – ha visto l’adesione di un numero altissimo di famiglie, circa il 90%. Un grande successo che testimonia anche il desiderio delle famiglie di una sicurezza maggiore per i bambini a scuola e un bisogno collettivo di reagire per il contenimento e controllo di questa pandemia che ha messo tutti a dura prova”.