Online sul sito del Comune la sezione dedicata al whistleblowing per la segnalazione di illeciti e irregolarità

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L’articolo 54 bis del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n.165, introdotto dalla Legge Anticorruzione n. 190/2012 e poi modificato dalla legge n. 179/2017, introduce le “Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato”, il cosiddetto whistleblowing.

Il Whistleblowing, ai sensi del comma 2 del suddetto articolo, “… si intende il dipendente delle amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, ivi compreso il dipendente di cui all’articolo 3, il dipendente di un ente pubblico economico ovvero il dipendente di un ente di diritto privato sottoposto a controllo pubblico ai sensi dell’articolo 2359 del codice civile. La disciplina di cui al presente articolo si applica anche ai lavoratori e ai collaboratori delle imprese fornitrici di beni o servizi e che realizzano opere in favore dell’amministrazione pubblica”.

Il termine significa letteralmente “soffiare il fischietto” (come le segnalazioni di un arbitro o di un poliziotto). Il segnalante è tutelato da ogni forma di ritorsione o discriminazione attuata in ragione della segnalazione presentata (Legge n. 179/2017).

In particolare il comma 5 dispone che, in base alle nuove linee guida di ANAC, le procedure per il whistleblowing “Prevedono l’utilizzo di modalità anche informatiche e promuovono il ricorso di strumenti di crittografia per garantire la riservatezza dell’identità del segnalante e per il contenuto delle segnalazioni e della relativa documentazione”.

Il Comune di Bollate con delibera di Giunta Comunale n. 3 del 12.01.2021 ha provveduto ad approvare “la nuova procedura per la segnalazione di illeciti e irregolarità e disciplina della tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (Whistleblower)”, ha aderito al progetto WhistleblowingPA di Transparency International Italia e del Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Umani e Digitali e ha adottato la piattaforma informatica prevista per adempiere agli obblighi normativi, in quanto ritiene importante dotarsi di uno strumento sicuro per le segnalazioni. La piattaforma è raggiungibile cliccando QUI.

Le caratteristiche sono le seguenti:

  • la segnalazione viene fatta attraverso la compilazione di un questionario e può essere inviata in forma anonima. Se anonima, sarà presa in carico solo se adeguatamente circostanziata;
  • la segnalazione viene ricevuta dal Segretario Generale nella sua qualità di Responsabile della Prevenzione della Corruzione e da lui gestita mantenendo il dovere di confidenzialità nei confronti del segnalante;
  • nel momento dell’invio della segnalazione, il segnalante riceve un codice numerico di 16 cifre che deve conservare per poter accedere nuovamente alla segnalazione, verificare la risposta dell’RPC e dialogare rispondendo a richieste di chiarimenti o approfondimenti;
  • la segnalazione può essere fatta da qualsiasi dispositivo digitale (pc, tablet, smartphone) sia dall’interno dell’ente che dal suo esterno. La tutela dell’anonimato è garantita in ogni circostanza.

Sulla base della segnalazione il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT) procederà a svolgere idonea istruttoria.

Non saranno prese in considerazione:

– le lamentele di carattere personale;
– affermazioni generiche e non circostanziate;
– le segnalazioni anonime.

Solo se quest’ultime siano rese con dovizia di particolari e adeguatamente circostanziate, ove cioè siano in grado di far emergere fatti e situazioni relazionandoli a contesti determinati, il RPCT avvierà un’istruttoria, tenendo comunque conto che, per espressa volontà del legislatore, le segnalazioni anonime non rientrano direttamente nel campo di applicazione della legge 179/2017, pertanto al segnalante non si potrà applicare la tutela prevista.

Le segnalazioni possono essere inviate all’indirizzo web: https://comunedibollate.whistleblowing.it/