Aspettando il 25 aprile, appuntamenti in biblioteca e a LaBolla Teatro

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Sono due gli appuntamenti che l’Assessorato alla Cultura e Pace del Comune di Bollate propone per celebrare la ricorrenza del 25 aprile, Festa della Liberazione. Due diverse forma di narrazione che raccontano entrambe episodi della Resistenza nel milanese: in biblioteca il 20 aprile con la presentazione di un libro e a LaBolla il 26 aprile con una rappresentazione teatrale.

“Il 25 aprile porta con se i valori della libertà e della democrazia che mossero la Resistenza – ha detto l’Assessore alla Cultura e Pace Lucia Albrizio – Oggi abbiamo il compito, almeno morale, di difendere questi valori perché è urgente la realizzazione di una società pacifica basata sulla giustizia sociale. È un impegno quotidiano, di ciascuno di noi, che passa anche attraverso la cultura. I valori universali di libertà e democrazia sono costantemente perseguiti e messi in campo in tutte le attività culturali proposte dall’Amministrazione comunale”.

Giovedì 20 aprile alle ore 21 in Biblioteca lo scrittore Marco Balzano dialoga con il giornalista Alessandro Milan, che presenta I giorni della libertà. Storie di chi ha combattuto per l’Italia. Il libro è un grande racconto collettivo che parla di noi e del nostro passato, una storia vera di uomini e donne protagonisti e testimoni della Storia.
Tutto inizia con una pietra d’inciampo vicino casa. Alessandro Milan la scorge in un giorno di ottobre, quasi per caso. Riporta il nome di Angelo Aglieri, impiegato del «Corriere della Sera», arrestato nel maggio 1944 con l’accusa di aver introdotto in redazione una bomba a mano, poi condotto al carcere di San Vittore e da qui deportato al campo di Fossoli. Determinato a ricostruirne la storia, Milan inizia la sua ricerca.
A quella vicenda però se ne intrecciano presto molte altre: il risultato è un grande affresco di uomini e donne che, pur non conoscendosi, si trovano legati da un filo invisibile, protagonisti e testimoni della Storia. Le loro vite si sfiorano tra le strade dello stesso quartiere, della stessa città, Milano, sempre più devastata dai bombardamenti e dalle macerie. Quello di Milan è il racconto di una pagina della resistenza milanese, ma anche un racconto universale che, con accuratezza storica e un brillante passo narrativo, restituisce un pezzo di storia del nostro Paese.

Martedì 26 aprile alle ore 21 al teatro Labolla andrà in scena Giovinette. Le calciatrici che sfidarono il Duce, una piece teatrale tratta dal romanzo di Federica Seneghini con Rita Pelusio, Rossana Mola e Federica Fabiani per la regia di Laura Curino.
Le giovinette sono tre amiche che all’inizio degli anni Trenta danno vita al Gruppo femminile calciatrici milanese, la prima squadra di calcio femminile in Italia. Ma l’Italia di allora è fascista e man mano che il gruppo si allarga, diventa una vera formazione e comincia a far parlare di sé sui giornali. La loro fu una sfida al loro tempo, al regime, alla mentalità dominante che vedeva nel calcio lo sport emblema della virilità fascista. Di questo pugno di ragazze, che a loro modo sfidarono il Duce e la cultura del loro tempo, alcune si riciclarono in altri sport, altre uscirono dalla storia, altre ancora entrarono in una storia più grande, partecipando alla lotta partigiana.
La loro epopea è raccontata con ironia e leggerezza da un trio di attrici che, mischiando comicità e narrazione, ci mostra come, pur a distanza di tanti anni e di tante battaglie, certi pregiudizi siano duri a morire e come la lotta per la libertà e i propri diritti passi anche attraverso lo sport.

Per informazioni: Ufficio Cultura
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